MILANO – Le Borse europee diventano deboli dopo un’apertura positiva, quando erano rinfrancate dal fatto che – dagli Usa alla Svizzera – si stende la rete di protezione sulle banche travolte dalla crisi di liquidità che allevia un po’ di pressione dal compartto. Ieri il Credit Suisse ha rimbalzato dopo che la Banca nazionale ha allungato 50 miliardi di franchi per puntellarne l’equilibrio finanziario, mentre negli Stati Uniti è scattato il salvataggio di First Republic, banca regionale che rischiava di saltare dopo il crac di Svb: undici delle maggiori banche Usa sono arrivate in soccorso con un assegno da 30 miliardi. Oggi, però, l’istituto elvetico è tornato pesante. Nel frattempo dai dati emerge che le banche hanno prelevato 165 miliardi di dollari dalle due linee di supporto aperte dalla Federal Reserve, un segnale di come il funding degli istituti sia sotto pressione. 153 miliardi sono arrivati attraverso la tradizionale finestra di sconto nella settimana chiusa il 15 marzo, un record non toccato neppure durante la crisi del 2008 (111 miliardi) e a questo si aggiungono 12 miliardi prelevati dalla nuova linea Bank Term Funding Program lanciata domenica.
Non è bastato a salvare la Silicon Valley Bank, che all’apertura della giornata finanziaria statunitense ha ufficialmento avviato le procedure per il Chapter 11, la bancarotta assistita per una riorganizzazione sotto supervisione. La richiesta è stata avviata presso un tribunale di New York e punta a «preservare valore». Lo si legge in una nota, nella quale si precisa che Svb Financial Group non è più affiliato con Silicon Valley Bank
Dopo le decisioni della Bce di ieri, arrivano le accuse del vicepremier Matteo Salvini: “Le scelte della Bce sono fallimentari in Italia e in Europa e le stanno pagando le famiglie e le imprese, non lo dice Salvini ma lo dicono i fatti”. E quindi: “Speriamo che la signora Lagarde interrompa il suo furore aumentistico altrimenti per una impresa o una famiglia chiedere un mutuo diventerà impossibile”.
La holding di Svb avvia la bancarotta
SVB Financial Group avvia le procedure per il Chapter 11, la bancarotta assistita per una riorganizzazione sotto supervisione. La richiesta è stata avviata presso un tribunale di New York e punta a “preservare valore”. Lo si legge in una nota, nella quale si precisa che Svb Financial Group non è più affiliato con Silicon Valley Bank.
Le Borse girano in rosso
Le Borse europee virano tutte in territorio negativo sulla scia del nuovo tonfo di Credit Suisse che cede circa l’11% a metà seduta e torna sotto quota 2 franchi. Il crollo in Borsa della banca svizzera gela l’entusiamo dei mercati che avevano rialzato la testa dopo il piano di salvataggio messo in campo per First Republic Bank negli Stati Uniti, e il ‘salvagente’ lanciato in Svizzera a Credit Suisse. Parigi cede lo 0,50%, Francoforte arretra dello 0,73% e Londra perde lo 0,49%. A Piazza Affari l’Ftse Mib lascia sul terreno lo 0,85%.
Borse miste, Credit Suisse torna in forte calo
Dopo un’apertura positiva, le Borse europee diventano miste, con Credit Suisse di nuovo in forte calo. Parigi cede lo 0,19%, Francoforte perde lo 0,10%, Madrid arretra dello 0,22%. Milano è appena sotto la parità e Londra registra un progresso dello 0,16%. Il titolo Credit Suisse è sceso nonostante il massiccio aiuto finanziario della banca centrale annunciato mercoledì per dare respiro alla seconda banca del Paese e rassicurare i mercati: al momento perde il 7,86% a 1,863 franchi svizzeri.
Le Borse Ue partono in rialzo, si allenta la tensione sulle banche
Avvio in rialzo per le Borse europee che riprendono fiato grazie l’allentamento delle tensioni sul sistema bancario, dopo il piano di salvataggio messo in campo per First Republic Bank negli Stati Uniti, e il ‘salvagente’ lanciato in Svizzera al Credit Suisse. Dopo giorni di turbolenze, il mercato sembra aver ritrovato la fiducia ma persiste ancora una pò di incertezza. Gli investitori hanno interpretato in senso ‘dovish’ la decisione della Bce di ieri, che ha aumentato i tassi di mezzo punto come atteso ma non ha fornito indicazioni precise sulle mosse future. Nei primi scambi il Cac 40 di Parigi sale dello 0,76% a 7.079,11 punti, il Dax 30 di Francoforte avanza dello 0,93% a 15.105,45 punti e l’Ftse 100 di Londra registra un progresso dello 0,92% a 7.478,25 punti. A Piazza Affari l’Ftse Mib parte in rialzo dello 0,87%.
Euro in rialzo dopo la Bce
L’euro apre in rialzo sopra 1,06 dollari dopo la decisione della Bce di alzare il tasso di riferimento di 50 punti base, proseguendo la sua lotta per domare l’inflazione nonostante i segnali di stress nel sistema finanziario derivanti dai precedenti rialzi dei tassi. Tuttavia, la banca ha tolto dal comunicato che accompagna le decisioni di politica monetaria qualsiasi riferimento a ulteriori aumenti dei tassi, un cambiamento significativo rispetto al suo messaggio precedente. La moneta unica passa di mano a 1,0646 dollari e arretra nei confronti della divisa giapponese a 141,51. Il biglietto verde perde terreno dopo che le autorità e le banche si sono mosse per alleviare le tensioni sul sistema finanziario, togliendo così vigore alle valute considerate beni rifugio. L’intervento di ieri per salvare la First Republic Bank negli Stati Uniti ha stimolato la propensione al rischio a livello globale, mentre i timori di una crisi bancaria globale si sono attenuati, lasciando spazio a un’impennata del dollaro australiano e neozelandese, tradizionalmente evitate nei periodi di avversione al rischio. Il dollaro arretra nei confronti dello yen a 132,94.
Chiusura in rialzo per Tokyo: +1,2%
Chiusura di seduta in deciso rialzo per la Borsa di Tokyo, con il Nikkei 225 che guadagna l’1,2% a 27.333,79 punti.
Future contrastati sulle Borse europee
Si prospetta un avvio contrastato per le Borse europee nonostante l’allentamento delle tensioni sul sistema bancario dopo l’intervento delle autorità statunitensi su Svb e Signature Bank, il piano di salvataggio messo in campo per First Republic Bank, e il ‘salvagente’ lanciato in Svizzera al Credit Suisse. Dopo giorni di turbolenze, il mercato sembra aver ritrovato la serenità ma persiste ancora una forte incertezza. Gli investitori hanno interpretato in senso ‘dovish’ la decisione della Bce di ieri, che ha aumentato i tassi di mezzo punto come atteso ma non ha fornito indicazioni precise sulle mosse future. I future dell’Eurostoxx 50 cedono lo 0,99%, quelli dell’Ftse 100 di Londra salgono dello 0,71% e quelli del Cac 40 di Parigi crescono dello 0,19%. In forte rialzo i future del Dax di Francoforte che segnano un 0,32% mentre quelli dell’Ftse Mib di Milano cedono lo 0,80%.
Chiusura positiva per le Borse cinesi
Chiusura di seduta in rialzo per le Borse cinesi, con il Composite di Shanghai che guadagna lo 0,73% a 3.250,55 punti e il Component di Shenzhen lo 0,36% a 11.278,05 punti.
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