Le Borse di oggi, 5 giugno. L’Arabia saudita taglia la produzione di petrolio, il prezzo del barile sale



Il mercato reagisce alla decisione dell’Arabia saudita, uno dei pesi massimi nello scacchiere globale del petrolio, che ha messo sul piatto un taglio volontario da 1 milione di barili alla produzione di oro nero. La mossa – certamente osteggiata da Usa e alleati occidentali – arriva dopo che il prezzo del greggio ha registrato un tracollo dell’11%, il mese scorso, per i timori sulla forza dell’economia globale e della Cina in particolare. La decisione è arrivata nel contesto di una scelta dell’Opec+, il cartello dei Paesi produttori esteso anche alla Russia, di estendere i i tagli alla produzione petrolifera al 2024. La riduzione volontaria di Riad potrebbe essere estesa, ha dichiarato il principe Abdelaziz ben Salmane al termine della riunione dell’Opec+ a Vienna. Parlando alla stampa, il ministro dell’Energia saudita ha definito la scelta una “chicca saudita”, la “ciliegina sulla torta” per “riportare la stabilità in un mercato estremamente volatile”. Sul mercato si guarda poi al debito americano: sabato il presidente Biden ha firmato l’innalzamento del debito e ora gli analisti si aspettano una valanga di emissioni governative per consentire al Tesoro di ricostituire il suo cuscinetto di liquidità. Secondo BofA, questo porterà a drenare liquidità dalle banche: l’equivalente di un innalzamento dei tassi Fed di 25 punti. Tra gli altri elementi d’attenzione: scivola la lira turca dopo la nomina del ministro delle Finanze di Erdogan, mentre per la prima volta dal 1990 l’indice Nikkei di Tokyo sfonda 32mila punti.

Future poco mossi per le Borse europee

Future sugli indici delle borse europee misti negli scambi del mattino. Il contratto sul Dax di Francoforte segna un -0,04%, mentre il Cac 40 di Parigi è sul -0,02% e il Ftse 100 londinese guadagna lo 0,13%. Infine il future sull’Euro Stoxx 50 cede lo 0,07%.

Petrolio in rialzo con i tagli sauditi

Prezzo del petrolio in rialzo negli scambi odierni dopo la decisione dell’Opec+ di estendere i tagli alla produzione a tutto il 2024. Il future sul Wti segna un progresso dell’1,38% a 72,73 dollari al barile, mentre il Brent guadagna l’1,27% a 77,10. Ieri l’Opec+ ha fissato in 40,46 milioni di barili al giorno il target della produzione di greggio, confermando così ufficialmente gran parte dei tagli aggiuntivi volontari annunciati ad aprile per 1,66 milioni di barili al giorno.

Future in calo per Wall Street

Future in calo sulle borse Usa negli scambi odierni alla ripresa dell’attività. Il contratto sul Dow Jones cede lo 0,11%, l’S&P 500 è in calo dello 0,34% e il Nasdaq scende dello 0,24%.

Scivola la lira turca: Simsek ministro delle Finanze

La lira turca è scivolata di quasi l’1% oltre i 21 dollari per dollaro, in un primo momento di incertezza per la nomina dello stimato Mehmet Simsek a ministro delle Finanze. La lira ha toccato quota 21,1 per dollaro durante la sessione asiatica, non molto lontano dal minimo storico di 21,8 toccato la settimana scorsa. Simsek, che ha conquistato la fiducia dei mercati durante i mandati di ministro delle Finanze e vice primo ministro tra il 2009 e il 2018, ha dichiarato domenica che il Paese non ha altra scelta che tornare a un’economia “razionale”.



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