Nel 2022 il transato con strumenti di pagamento digitale in Italia continua a crescere a doppia cifra e sfiora i 400 miliardi di euro (pari al 40% dei consumi), un valore che include sia i pagamenti basati su carte e wallet (390 miliardi di euro, in crescita del +18% rispetto al 2021), sia i pagamenti basati su conto (7 miliardi di euro di transato). Sono alcune delle evidenze emerse dall’Osservatorio innovative payments della School of management del Politecnico di Milano, presentate in occasione del convegno “Innovative payments: don’t look back”.
“I dati sui pagamenti digitali in Italia nel 2022 dimostrano che quanto registrato nel 2021 non era solo un rimbalzo dopo il crollo dei consumi, ma che la crisi pandemica ha cambiato strutturalmente le abitudini dei consumatori, che trovano questi mezzi sempre più comodi, veloci e sicuri, portando il mercato a crescere a ritmi superiori rispetto a quelli pre-covid. Secondo i dati della BCE sul numero di transazioni pro capite con carta registrate nel 2021, l’Italia è uno dei paesi a maggior crescita nell’ultimo anno (+33,6%)”, afferma Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. “Il settore dei pagamenti si dimostra vivace e innovativo anche nel nostro Paese, dimostrando un netto cambio di tendenza: sono sempre di più i consumatori e gli esercenti che scelgono quotidianamente questi strumenti” spiega Valeria Portale, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments. “Nonostante tutto, a fine 2022 il nuovo Governo italiano ha adottato un approccio più titubante, in cui la soglia ove non è consentito accettare pagamenti in contanti è stata alzata a 5.000 euro, una strategia in contrasto con l’attuale percorso avviato per combattere l’evasione fiscale e migliorare processi e servizi”.
Lo smartphone si conferma ancora una volta il centro delle innovazioni in ambito pagamenti, grazie alla diffusione ormai capillare (nel 2021 era utilizzato da quasi due terzi della popolazione mondiale) e alla capacità di offrire una user experience sempre più ottimale rispetto agli strumenti tradizionali, sia nei pagamenti in negozio sia in quelli online.
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“I pagamenti innovativi, però, guardano anche oltre lo smartphone. In Italia si intravedono ad esempio novità importanti tra i servizi e le applicazioni che sfruttano le Open API, facendo leva sul minor numero di attori coinvolti in queste operazioni e sulla possibilità di avere immediatamente i fondi sul conto dell’esercente” sostiene Ivano Asaro, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments. “A livello globale, infine, crescono gli ‘Smart Objects Payment’: soprattutto le cosiddette smart car – auto dotate di connessione Internet – stanno ricevendo sempre più attenzione da parte di un mercato che negli Stati Uniti vede già oggi circa 84 milioni di veicoli online e un grande potenziale di sviluppo”.
Tra i trend del momento, la forte crescita del Buy now pay later: nel 2022 le transazioni “a rate” hanno raggiunto i 2,3 miliardi di euro, con una crescita del +253% rispetto al 2021. L’86% del valore, inoltre, riguarda acquisti effettuati su Internet, un risultato che porta il BNPL a rappresentare circa il 4% di penetrazione nel mondo online.

Anche gli operatori del settore hanno rimarcato i numeri in forte crescita dei pagamenti digitali. Come nel caso di hype, la Fintech che dichiara di avere registrarto un +29% del transato con 2,2 miliardi di euro. Insieme c’è stato un abbassamento dello scontrino medio, a 27 euro per transazione, “a dimostrazione di come i pagamenti digitali siano utilizzati anche per le microtransazioni quotidiane”. “L’Italia sta fortemente accelerando sul digitale e la crescita dei pagamenti, in particolare via mobile, è la conferma di un cambio culturale in costante progressione nella vita quotidiana di ciascuno – il commento di Giuseppe Virgone, ceo di Hype – In questo contesto e guardando proprio ai pagamenti, HYPE continua a crescere più del mercato proprio per la sua capacità di essere al fianco di chi utilizza l’app in tutte le sue necessità quotidiane, con affidabilità e semplicità”.
Proprio sull’uso degli smartphone come strumento di pagamento si concentra il dettaglio dei dati di Nexi, che segnala un aumento del 134% dei volumi transati con smartphone e wearables in negozio in Italia (+122% complessivo del mercato). Aumenta del 53%, inoltre, il numero di carte Nexi registrate su app di pagamento come Google Pay, Samsung Pay, Apple Pay. “Questi dati confermano che flessibilità e comodità sono requisiti sempre più strategici nell’ecosistema dei pagamenti digitali, sia nelle soluzioni di pagamento, sia in quelle di incasso: per questo, nei prossimi mesi, lanceremo in Italia il SoftPOS. Si tratta di un’app che gli esercenti potranno scaricare sul proprio smartphone per accettare pagamenti digitali direttamente tramite esso”, il commento di Vanessa Maneo, Head of Marketing POS di Nexi.
Da Satispay si fa presente infine che nel 2022 il 73% del volume dei pagamenti effettuati in negozio da mobile senza Nfc è passato dall’app di pagamento, che conferma così “la salda leadership” nel segmento dei pagamenti innovativi non collegati a carte di credito. Isolando i soli pagamenti in negozio non Nfc, il segmento ha registrato complessivamente volumi per 1,5 miliardi, di cui 1,1 miliardi sono passati da Satispay, attraverso circa 105 milioni di transazioni su 268 milioni, pari al 40% del totale. Guardando oltre i pagamenti nei negozi, “il valore complessivo delle transazioni passate attraverso Satispay supera i 2 miliardi di euro nel 2022”, spiega lo strategy director Giorgio Berardi, evidenziando “l’importante crescita anche nell’utilizzo delle funzionalità che vanno dallo scambio di denaro tra privati fino al pagamento di bollettini, PagoPA, Bolli e molto altro”. La community di Satispay ha raggiunto i 3,5 milioni di utenti, che in media effettuano 10 transazioni al mese. “Sono tutti numeri importanti, ma la nostra forza resta nella profonda consapevolezza che c’è ancora moltissimo da fare per crescere e contribuire a trasformare l’industria dei pagamenti portando vantaggi a tutti”.
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