Von der Leyen annuncia nuove sanzioni alla Russia dalla commissione Ue


MILANO – Un colpo da 7 miliardi di euro di entrate, con nuove categorie di persone che possono entrare in blacklist e la base legale per mettere un tetto al prezzo del petrolio russo, anche diretto verso Paesi terzi. Ecco l’ottavo pacchetto di sanzioni europee alla Russia. Le nuove sanzioni a Mosca sulle importazioni verso l’Ue “priveranno la Russia di altri 7 miliardi di euro di entrate” mentre “l’estensione della lista di prodotti che non potranno più essere esportati verso la Russia”, come parte di questo ottavo pacchetto di sanzioni, “escluderà il complesso militare del Cremlino di tecnologie chiave, come articoli di aviazione, componenti elettroniche e sostanze chimiche specifiche”: così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “La Russia – ha detto . deve pagare per questa ulteriore escalation” della guerra in Ucraina e l’Ue “non accetterà mai” l’esito dei “falsi” referendum organizzati dalla Russia nel Donbass”.

Tra le altre cose, la Commissione Europea ha incluso il ‘price cap’ al petrolio nella sua proposta agli Stati membri per il nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia. Un tema, quello del greggio moscovita, già affrontato dalla stessa Unione e in sede di G7. Von der Leyen ha spiegato il punto: “L’Ue ha già stabilito l’embargo al greggio russo importato via mare a partire dal 5 di dicembre – ha dettagliato – Ma altri paesi emergenti hanno bisogno di petrolio russo a prezzi contenuti e il G7 ha concordato l’introduzione di un price cap al greggio russo per paesi terzi. Il price cap al petrolio russo ridurrebbe da un lato i profitti del Cremlino e manterrebbe i prezzi stabili dall’altro. Oggi, con questo pacchetto introduciamo la base legale per il price cap”. Il meccanismo di tetto al prezzo studiato in sede di G7 passa attraverso le società che assicurano le spedizioni: verrebbe infatti stoppato il finanziamento e l’assicurazione dei carichi, se forieri di un greggio a prezzo superiore a quello fissato come limite, rendendo il trasporto di fatto non operabile.

Nell’ottavo paccheto c’è poi l’inclusione nella ‘lista nera’ – che comprende già oltre 1.300 individui o entità – di persone “non necessariamente russe” che partecipano all’evasione delle sanzioni. “Voglio concentrarmi sui nostri sforzi che stiamo intensificando per reprimere l’elusione delle sanzioni. Qui stiamo aggiungendo una nuova categoria. In questa categoria potremo elencare le persone che eludono le nostre sanzioni, quindi ad esempio se acquistano merci nell’Unione europea e le portano in paesi terzi e poi in Russia. Questa sarebbe un’elusione delle nostre sanzioni e quelle persone potrebbero essere sanzionate”, ha dettagliato la capa dell’esecutivo eruropeo. “Penso che questo avrà un grande effetto deterrente. Le nostre sanzioni hanno colpito il cuore del sistema e gli hanno reso più difficile sostenere la guerra”, ha aggiunto.

Ancora, nel nuovo pacchetto di sanzioni ci sarà anche il “divieto per i cittadini europei di sedere nei board di aziende di proprietà statale” in Russia, ha sottolineato von der Leyen.



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